Gli anelli sono un attrezzo di allenamento tipico della ginnastica artistica, spesso utilizzati anche nel mondo del fitness per la creazione di allenamenti personalizzati. La loro caratteristica principale è la forte instabilità e difficoltà di gestione.
In un allenamento che segue il metodo Natked vengono inseriti gli anelli tenendo in considerazione l’espressione corporea e la camminata dell’individuo. Questo perché il gran dorsale, uno dei muscoli più importanti del nostro corpo, è quello in assoluto più coinvolto nel loro utilizzo e tra i primi che un bambino ingaggia alla ricerca di una camminata eretta coerente e di un atteggiamento coordinativo efficace.
Non solo il gran dorsale, ma tutti i muscoli degli arti superiori vengono coinvolti in maniera intensa e sono quindi caratterizzati da elevata ipertrofia, mentre quelli degli arti inferiori non necessitano dello stesso livello di forza. Il fisico degli anellisti è infatti costituito da gambe leggere e bassa statura, per massimizzare il rapporto forza/peso.
In linea generale gli allenamenti che sfruttano il lavoro con gli anelli sono mirati allo sviluppo della forza utilizzando il proprio peso corporeo in spinta e trazione, dell’equilibrio e della percezione del corpo. Determinante è inoltre il coinvolgimento della fascia, la cui elasticizzazione e potenziamento portano al mantenimento di un tessuto sano.
Gli anelli permettono di rispettare a pieno il movimento della spalla (a differenza di una sbarra rigida che fissa le mani in una posizione predefinita), l’articolazione che maggiormente beneficia del loro utilizzo, insieme ai muscoli che risiedono nella sua regione anatomica, tra cui deltoide e trapezio, sovra e sottospinato, sottoscapolare e piccolo rotondo oltre che tutta la muscolatura dorsale, tutti impegnati nella sua stabilizzazione.
Un altro importante vantaggio che deriva dall’utilizzo degli anelli è il rinforzo della presa, che per l’uomo moderno risulta essere molto importante. Il nostro cliente tipo usa infatti molto poco la forza prensile e ripristinarla significa trasmettere energie meccaniche importanti al cervello, oltre ad energie psichiche fondamentali a riconsiderare aspetti come sicurezza di sé e gestione dello stress.
Pur essendo molteplici i loro vantaggi, spesso gli anelli vengono ancora visti come un attrezzo di difficile utilizzo, impegnativo e a tratti “pericoloso” per chi ha problematiche alle spalle, cosa del tutto falsa in quanto, come dimostrato in precedenza, grazie alla loro mobilità il naturale movimento articolare risulta garantito. Ciò che ne permette un sicuro utilizzo da parte di tutti è la progressione degli esercizi.
Partendo da movimenti più semplici, con le giuste progressioni, si può arrivare ad eseguire movimenti più complessi, ponendo particolare attenzione durante l’esecuzione a mantenere una profonda “presenza” a sé stessi, concentrandosi su ciò che accade nel nostro corpo senza cadere nell’automazione del movimento. In questo modo l’allenamento diventerà efficace e produttivo, con stimoli nettamente maggiori rispetto alle “classiche” ripetizioni eseguite normalmente con esercizi già conosciuti.
L’approccio all’utilizzo di uno strumento complesso come quello degli anelli è indubbiamente lungo, ma una volta appresa la tecnica e percepiti gli innumerevoli vantaggi, i risultati ottenuti sono decisamente soddisfacenti.
Andrea Frittoli
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