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GIANLUCA, FONDATORE DI NATKED, CI RACCONTA DI LUI…

Sono cresciuto in povertà e degrado, il carattere della mia infanzia e dell’adolescenza potrebbe riassumermi così. Ho perso molto presto tutte quelle persone a me care, innocuo e timido, in un tenue silenzio distaccato e privo di emozioni, paradossalmente pacifico e spensierato, trovando cose belle ovunque, nell’ingenuità… forse poi, il folle desiderio di vivere senza regole, estremo e vuoto, da giovane adulto, ebbe una sua origine lì…


Sono diventato uomo attraverso i miei studi, i miei viaggi, culture diverse mi hanno fatto amare me stesso, natura e vita, immensamente e indistintamente. Attratto dall’umanesimo, divoro i miei primi studi di socio-psico-pedagogia, mi appassionano e mi formano. Vengo trasformato da teatro danza e arti della lotta, studio scienze del movimento e della nutrizione all’estero, inizio così a programmare allenamenti per i miei primi allievi, è il 2003.


Durante il mio percorso professionale mi rendo conto subito di come ogni persona di cui mi occupo sia un universo sorprendente. Ognuno di essi mi pone di fronte ostacoli di varia natura e complessità: dall’estetica (peso forma, postura) alla salute (infortuni, malattie) e capisco presto come amore, passione e ossessione per questo lavoro mi coinvolgano umanamente in maniera “granulare”.   


Penso sia questo il motivo per cui iniziai a studiare tecniche di massaggio fasciale e medicina cinese, così come senza sosta i miei studi proseguirono all’accademia di osteopatia.


Curiosità, ecco forse uno degli ingredienti principali a rendermi insaziabile nelle letture, conferenze, movimento, filosofia, psicologia che si amalgamavano in me. Domande su domande, programmazione, performance atletica, palestra, non sono mai riuscito a fermarmi come farebbe una persona sazia e appagata.


Nel 2010 una svolta, avere molte conoscenze non sempre significa sapere qualcosa, o forse mai. Avevo studiato molto, ma davvero, un orso in una grotta sarebbe stato più sociale di me in quegli anni. Ma come allenatore e terapista ero confuso, protocolli e discipline mi stavano strette, approfondii Pilates, Yoga, Raggi, Mézières, nulla che facesse definitivamente per me, erano tante “piccole parti” di un qualcosa di più grande che non capivo cosa fosse. 


Nelle mie ricerche, quindi, mi imbatto in un giovane Ido Portal, un visionario. Lui traduceva in parole e movimento ciò che io non sapevo ancora spiegare, e non appena svanì la nebbia, vidi chiaramente qual era la strada. 


Fu un periodo emozionante, euforico e divertente, ripresi a girare il mondo visitando ogni “movement studio” alla cui sorgente si trovava questa visione: 


Barcellona, dove Shai e Anna influenzano il mover attraverso danza, controllo e percezione corporea; 


Stoccolma, qui Anderson utilizza tecniche di Capoeira e Calisthenics per condizionare e perfezionare gesti statici e dinamici; 


Copenaghen e Praga con Jozef & Fighting Monkey, qui predominano coordinazione, ritmo, imprevedibilità e si improvvisano tecniche di partnering della danza e della lotta;


New York con Kyle, il mondo delle locomotion;


Monaco, Nil, danza acrobatica e parkour si fondono.

 

Ho incontrato maestri potenti, questi mi hanno trasmesso qualcosa che porto preziosamente nelle mie arterie. 


Era il 2014 quando sognai Natked, era dentro il ventre di un albero, non saprei spiegare diversamente quell’immagine, alla fine, intellettualmente e fisicamente sentivo di essere pronto, in cuor mio però vidi cosa mi mancava, mi mancava ciò che è connaturato: avevo appreso praticando “influenzato” da dimensioni codificate, ma io volevo spogliare tutto dalle influenze e dai codici, perché in realtà ogni cosa origina dall’osservazione di movimenti non specifici e non specialistici, originari e fondamentali. Ad essi ogni essere umano deve affidarsi affinché ci si possa prendere cura di corpo, mente e spirito senza separazione, senza conflitti e senza competere, senza progettualità, senza obiettivi, per poi magari poterne raggiungere infiniti.


Non avevo ancora idee chiare ma mi spinsi oltre, andai cercando fondi per aprire il primo movement in Italia, a Milano, in un quartiere ricco, non esattamente la scelta commerciale più immediata, a tratti illogica e sicuramente non convenzionale.


Natked è un metodo oggi costituito e radicato nella logica dell’apprendimento, dove layers (strati), fasi e tecnica riconducono sempre e costantemente alla natura mente-corpo come unicum, per ritrovare un’essenza costitutiva che prima di ogni cosa fa sentire e sapere cosa significa “essere” in un corpo così straordinario e quanto questo potere sia spendibile nella vita, che sia per ottenere alte performance sportive oppure avere un’energia paterna funzionale a crescere un figlio, non importa, perché non c’è distinzione. 


Nel 2023 mi sono laureato in psicologia.


Oggi a Milano ci sono 3 Movement Studio Natked. Il muro di questo lavoro è crollato, è senza confini, siamo movement coach: aiutiamo i nostri allievi a ritrovare il vero potenziale del loro corpo e sensibilizzare la loro mente ad essere presente e godersi appieno. 


I miei allievi continuano a insegnarmi come restare un amante passionale e ossessivo, sempre con stupore, talvolta ingenuo e spensierato, come quel bambino sbriciolato, ancora oggi.


Lo studio del movimento è vita per me, fonte stessa di energia e nutrimento.


Gianluca DeBenedictis

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